Il barattolo della felicità

I momenti felici, come quelli tristi, fanno parte della nostra vita, ma spesso tendiamo a ricordare di più ciò che ci ha fatto male piuttosto che le piccole gioie quotidiane. Ecco un buon metodo per non dimenticare e conservare i nostri pensieri più belli: il barattolo della felicità.

Che cos’è il barattolo della felicità?

In poche parole un barattolo dove depositare tanti piccoli biglietti con scritto sopra il ricordo di un momento felice, una frase che ci ha dato gioia, una strofa di una poesia o di una canzone che ci ha fatto emozionare, un pensiero bello che ci è passato per un minuto per la mente.

Tutta questa felicità conservata in un semplice barattolo di vetro, latta o ceramica.

A cosa serve il barattolo della felicità

La vita di tutti i giorni è frenetica, impegnativa e piena di preoccupazioni, e a volte non lascia molto spazio ai momenti felici.

Spesso le piccole gioie quotidiane sembrano quasi dei lampi di luce durante un temporale. Piccoli attimi luminosi che rischiarano per un istante, ma che si dissolvono rapidamente.

Non ti accorgi che il tuo compagno ti ha baciato la fronte dolcemente per non svegliarti prima di andare a lavorare, o che il gatto ti ha portato l’ennesima cavalletta gigante, che a te fa orrore, ma per lui è un mega regalo d’amore nei tuoi confronti. Piccole cose o anche grandi cose, come la ola che hanno fatto i tuoi amici quando hai detto loro che finalmente ti sposi!

Tutti questi lampi di gioia vanno impressi sulla carta e conservati nel Barattolo della felicità per poterli rileggere quando siamo un po’ tristi o quando, a distanza di tempo abbiamo bisogno di conforto o semplicemente di un sorriso. La nostra mente ha bisogno di ritrovare la speranza, e più il barattolo è pieno di bigliettini, più ci rendiamo conto della felicità che ci circonda.

La felicità è anche guardare con occhi diversi ciò che ci accade.

Da dove nasce l’idea del barattolo della felicità?

L’idea nasce dalla scrittrice americana Elizabeth Gilbert, autrice del Best seller Eat, Pray, Love, (Mangia, Prega, Ama) da cui è stato tratto l’omonimo film interpretato da Julia Roberts. Nel libro Elisabeth Gilbert descrive The Happiness Jar Project e spiega come realizzare un barattolo della felicità e a cosa serve.

Come funziona

Il modo più semplice è quello di fermarsi ogni giorno magari alla sera prima di andare a letto, raccogliere i pensieri e scrivere quello che è capitato di bello durante la giornata. Questa pausa serve per rilassarsi e staccare dal turbinio della quotidianità. Un piccolo momento di relax in cui potete coinvolgere tutta la famiglia, bambini compresi. Il barattolo è per tutti.

Una volta fermato il ricordo sulla carta completo di data, non vi resta che piegare il biglietto e depositarlo nel vostro prezioso barattolo. Ripetete questo “esercizio” tutti i giorni e man mano che il barattolo si riempie anche voi troverete giovamento nel fermarvi a pensare a cose belle, anche se per pochi minuti.

Alla fine dell’anno quando il barattolo sarà pieno di felicità, rileggete i biglietti e ripercorrete i momenti felici. Createne uno nuovo, ricominciando da capo e conservate il vecchio.

Come costruire un barattolo della felicità

Quello che serve è:

• Un barattolo di vetro o di latta o di ceramica
• Biglietti o foglietti di carta (è più divertente se sono colorati)
• Un coperchio
• Penne o matite colorate
• Qualche decorazione come nastri, fiorellini, pizzi, per abbellire

  

Prendete un barattolo capiente: più grande sarà, più lo potrete riempire di bigliettini e pensieri felici. Meglio se di vetro così si potrà avere la percezione di quanta felicità vi è custodita. Assicuratevi che abbia un bel coperchio in modo da racchiudere tutte le vostre gioie. Abbellite il coperchio o il barattolo stesso con un nastro o qualche fiorellino. Potete creare anche una piccola asola dove infilare una penna o una matita da avere sempre a disposizione. Vicino al barattolo tenete un blocchetto, un piccolo block-notes, dei post-it colorati o una pila di bigliettini da voi creati e un porta penne con tante matite e penne colorate.

Per descrivere la felicità ci vogliono tanti colori diversi, perché la felicità ha mille sfaccettature.

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