All’inizio, il viaggio nella creatività, quella vera, è lastricato di delusioni e sconfitte, di esperimenti buttati nel cestino, di … cose, che non vedrà mai nessuno perché ti vergognerai talmente tanto del risultato che non le farai vedere nemmeno al gatto. Non preoccuparti, è tutto normale, ci siamo passati tutti, noi creativi di lunga data, anche se oggi sembra che non sbagliamo un colpo e che tutto ciò che esce dalle nostre manine sia assolutamente perfetto. Ricorda che creativi bravi si diventa!

La parola creatività per me ha un significato solo: vuol dire creare, partire da una tela bianca, viaggiare in un terreno sconosciuto, mettere in tavola la cena con quello che c’è nel frigo senza seguire ricette. La creatività è un gioco spericolato, senza regole, senza vincitori né vinti.

Perché ho fatto questa premessa?

Perché tutti gli aspiranti creativi come te che incontro in fiera hanno le stesse paure, le stesse altissime aspettative verso sé stessi e a tutti ripeto le stesse cose.

Nessuno è nato bravo, nessuno ha mai cominciato qualcosa di nuovo con esperienza.

Da dove parto?

La differenza la fa la pazienza nel trovare la persona che ti possa trasmettere le tecniche nel modo adatto a te.

La differenza la fa la perseveranza nel provare e riprovare, nell’esercitarsi solo per prendere dimestichezza, senza aspettarsi il capolavoro perfetto dell’insegnante.

Dopo più di dieci anni di lavoro, posso assicurarti che anche io butto via campioni, smonto quaderni perché inguardabili o rido tantissimo per errori da principiante che faccio.

L’errore più grande che ho fatto all’inizio è stato fare esperimenti investendo troppo in materiali che poi ovviamente sono stati buttati, andando ad accrescere il mio senso di colpa per aver intaccato le finanze familiari.

Ti svelo un segreto: la legatoria artistica non è un hobby costoso se conosci alcuni trucchetti (ai trucchetti riguardo materiali e attrezzi dedicherò articoli specifici).

All’inizio dovrebbe essere una regola: provo con quello che ho!

Ridiamoci su!

Ora però vorrei raccontarti un paio di errori involontari che si sono trasformati in “must” così capisci che non è tutto oro quello che luccica e che un errore, se visto da un punto di vista diverso, può diventare un’idea vincente.

Quaderno Double Face

Se stiamo creando un quaderno (e non rilegando un libro cinese) il dorso è a sinistra. Siamo d’accordo tutte, vero?

Allora, perché secondo te io ho fatto i fori nella copertina a destra? Perché avevo la testa da qualche altra parte ovviamente.

Ora, in quel caso la copertina aveva un verso dunque una delle due risultava a testa in giù… in quel momento ho realizzato che sarebbe potuto diventare un valore aggiunto perché davo la possibilità di scegliere quale dei due lati sarebbe diventato il davanti.

Materiale in eccesso? No problem!

Tutti i libri dell’universo hanno la copertina leggermente più grande rispetto alle pagine, ma se quando fai i calcoli tagli le pagine più piccole e te ne accorgi solo dopo aver tagliato tutto il materiale per l’intera collezione e non puoi più rifilare le copertine cosa fai? Io, in quel momento, dopo un attimo di auto fustigazione ho capito che quello spazio eccessivo sarebbe stato perfetto per una matita o una penna.

Ce ne sono tantissimi di altri esempi che potrei farti, ma il concetto che voglio che ti resti è che quello che per la maggior parte può essere un errore irrecuperabile, per una mente abituata ad essere creativa può diventare un’opportunità per inventare davvero qualcosa di nuovo!

Per scoprire di più sulla mia storia creativa, leggi qui!

A presto,

Elisa

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