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Ricamo , ricamo a mano , ricamo giapponese
5 Giugno 2020

10 curiosità sul ricamo

Flaminia Alagna, esperta di ricamo in tutte le sue espressioni, si racconta per noi.

Ricamo per principianti: da dove iniziare? Quali sono i punti più semplici?

Punti a fili contati sicuramente (punto croce, punto reale, kogin) ma anche i punti più semplici del ricamo classico (punto erba, punto catenella, punto mosca).

Preferisci ricamare su tessuto Aida o utilizzi altri tessuti per ricamare?

In genere utilizzo moltissimo il lino, ma anche la tela Aida, dipende dal tipo di tecnica che si vuole eseguire. Il lino a trama regolare va bene per i punti a fili contati, mentre quello a trama non regolare serve di più per il ricamo classico. Sulla tela Aida ci sono delle tecniche che vengono molto bene.

Come hai scoperto il Kogin?

L’ho scoperto perché ho visto delle lavorazioni di una mia amica e me ne sono subito innamorata, così sono andata a spulciare le varie fonti e sono arrivata alla mia insegnante giapponese.

Quale punto preferisci e perché?

Preferisco tutti i punti a fili contati, senza una motivazione specifica. Penso che ognuno di noi abbia la “tendenza” verso una tecnica piuttosto che un’altra. Mi piace accostare e ottenere delle sfumature di colore con questa tecnica.

Quali attrezzi e che filati utilizzi per il ricamo?

Gli attrezzi sono aghi, telai, filati e tessuti. Tutti questi attrezzi che ho elencato cambiano a seconda della tecnica del ricamo da eseguire.
Per esempio, nelle tecniche a fili contati, tra cui il Kogin, l’hardanger, il punto antico, il punto reale, si usano gli aghi senza punta (un ago specifico giapponese), mentre nei punti del ricamo classico tra cui punto erba, punto ombra, punto Palestrina, punto catenella, punto mosca, punto ombra, punto vapore, pinto nodini, si usano gli aghi con la punta.
Riguardo ai tessuti, i tessuti a trama regolare sono specifici per le tecniche a fili contati, anche se si possono usare per il ricamo classico. Trama regolare, significa che in ordito e in trama hanno lo stesso numero di fili. Mentre i tessuti a trama irregolare possono essere utilizzati per il ricamo classico, per cui non bisogna contare materialmente i fili, ma non possono essere utilizzati per le tecniche a fili contati.
Riguardo ai telai, devono tendere bene il tessuto. Quindi se si deve fare un ricamo di dimensioni piccole è bene utilizzare un telaio piccolo anche senza piede e anche quelli ad incastro. Se invece il ricamo si deve estendere su una superficie più grande si può utilizzare un telaio più grande. Io prediligo l’uso dei telai senza le viti, perché mentre ricamo il filo si incastra sulla vite e da fastidio. Quelli che preferisco sono quelli ad incastro o quelli che si montano con una molla sotto. Per lo sfilato siciliano invece è necessario utilizzare un telaio di legno con il piede.

Quale ricamo è più facile da apprendere come autodidatta?

Direi nessuno, perché difficilmente un’autodidatta avrà le impostazioni e i piccoli trucchi che un’insegnante potrà mostrare grazie alla sua esperienza. All’inizio consiglio sempre di fare almeno due lezioni con un’insegnante, per poi continuare autonomamente, se si vuole.

Nel ricamo, come fermare il filo all’inizio e alla fine di un lavoro? C’è una regola generale valida per tutti i tipi di ricamo?

Non c’è una regola generale, ogni tecnica ha il suo modo di iniziare e chiudere un lavoro con il filo: alcune lo fanno sul rovescio altre sul dritto.

Cosa ricameresti per un neonato?

Sicuramente il corredino (lenzuolini, bavaglini, copertine) e il fiocco nascita

Come si calcola la quantità di filo di cui avrò bisogno per realizzare un ricamo?

In genere la gugliata deve essere quanto un avambraccio. Con un capo tenete il filo, quando il filo arriva al gomito potete tagliare. Le gugliate più lunghe rischiano di rovinare il filo per troppi passaggi tra il tessuto.

Se si finisce il filo prima di terminare, come si inserisce il nuovo filo e come lo si nasconde?

Nello stesso modo con cui si deve iniziare e finire un lavoro e anche per questo, ogni tecnica ha il suo sistema.
Per esempio, nel punto croce si può fermare il filo sul rovescio del lavoro ma anche sul diritto, sotto i punti eseguiti. Nel ricamo classico e anche nei fili contati, invece si ferma sul rovescio del ricamo, nei ricami “molto coprenti” si possono fare dei piccoli puntini sul tessuto che verranno coperti dal ricamo che si eseguirà

 

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