Tutti i materiali che ti servono per la legatoria artigianale artistica
La legatoria artigianale artistica è un universo quasi infinito di possibilità con pochissime regole da rispettare. Come ti ho detto nel precedente articolo, le regole sono solo due, nel caso tu voglia creare un quaderno che poi userai.
Quella di cui ci occuperemo da qui in poi sarà la resistenza all’usura in relazione ai materiali che sceglierai.
Il punto debole di un quaderno è in primo luogo la cucitura, dunque il filo che userai dovrà essere nella maggior parte dei casi un filo resistente.
Filo
Che filo uso?
Qualsiasi tipo di filo.
Puoi spaziare dal filo per punto croce, al filo da uncinetto, da ricamo, la juta, la canapa, il filo per arrosti, anche il filo da pesca se sei abbastanza coraggioso. Io ho usato fili di plastica, fili da mezzo punto, fili di seta, fili di lino.
La fibra con cui sono creati questi fili incide relativamente sulla resistenza se la copertina a cui sono legati è di un materiale non abrasivo.
Ho nominato la copertina perché è l’unico punto in cui potrebbero esserci dei problemi; per capirci con un esempio: non è il caso che tu cucia una copertina di ferro con un filo di seta perché è probabile che si rompa velocemente.
Lo spessore del filo è importante quando stai costruendo un quaderno di grandi dimensioni o con una copertina pesante, in questo caso ci sarà bisogno di “sostanza”.
Una piccola parentesi che io tengo in considerazione è il colore del filo in relazione al colore delle pagine (e a certi tipi di carta colorata). Il filo bianco con le pagine nere si sporca, dunque in certi tipi di cucitura dovrà essere usato in gugliate più corte del normale.
E il filo famoso filo cerato?
Non me lo sono dimenticata, ma non ho un attaccamento morboso per lui, innanzitutto devi sapere che si cera il filo per preservarlo dall’usura dovuta dallo sfregamento a contatto con le pagine durante la lavorazione e quindi renderlo più resistente, ma fondamentalmente basta fare i fori un filino più grandi e abbiamo risolto il problema. Se per qualche motivo particolare vuoi per forza usare un filo cerato potrai semplicemente procurarti una candela (di cera d’api possibilmente, ma non è una questione di vita o di morte) e passare il filo che hai scelto sulla candela.
Che filo scelgo?
I fili che esistono hanno vari gradi di “flessibilità”, anche in presenza di due fili dello stesso spessore puoi trovare un filo che flette di più rispetto ad un altro che risulta più rigido. Questo è dovuto da vari fattori, tra gli altri la sua composizione e alla torsione. Solitamente i fili da ricamo sono estremamente flessibili e “lucidi” per adattarsi al tessuto.
In legatoria dobbiamo considerare il tipo di cucitura che dobbiamo fare per scegliere il filo adatto. Con i punti lunghi e in generale con le cuciture coperte possiamo utilizzare tranquillamente gli ultimi citati, dunque i fili da ricamo.
Nelle cuciture scoperte, la copta e la cucitura francese avrai bisogno, soprattutto quando sei alle prime armi, di un filo più ruvido e che flette un po’ meno, questo perché con questo tipo di filo avrai il controllo del lavoro e della sua tensione.
Ago
Che ago uso?
Userai un ago senza punta, ma ti consiglio di non andare a comperare un ago basandoti solo sulla caratteristica della punta arrotondata, cerca un ago con la cruna che ti serve e se avrà la punta basterà sfregarla sul cemento per arrotondarla.
Come ultima cosa un concetto base, che sembra banale, ma quando lo capisci ti eviterai un sacco di fatiche inutili:
In relazione al design del tuo quaderno sceglierai anche il filo.
Il filo avrà bisogno di un ago adeguato.
L’ago dovrà passare per un foro proporzionato alla sua cruna e a due spessori di filo… dunque procurati un punteruolo che faccia il suo lavoro fino in fondo.
Carta e cartone
Carta per interni
Per quanto riguarda la carta interna, posso dire che la scelta è veramente infinita. Puoi usare tutto ciò che trovi in commercio e che risponde alle tue esigenze. Se vuoi osare un po’, ti consiglio di non sottovalutare la carta da imballaggio che alcuni corrieri mettono all’interno dei pacchi. La troverai di color craft leggermente scuro. Di solito la misura è 34 cm di altezza e la lunghezza è condizionata dal buon cuore di chi avrà fatto il pacco. Io la trovo quasi sempre integra e dunque basta stirarla bene e ti permetterà di fare pagine dal sapore ecofriendly, visto che si tratta di carta riciclata.
Una possibile fonte di carta a buon prezzo è cercare una cartiera, o un’industria che produce derivati della carta (shopper, cartone o simili) nelle vicinanze e provare a chiedere. Queste aziende, per ragioni di produzione fanno sempre tantissimi scarti e c’è la possibilità che vi lascino portar via gratuitamente ciò che per loro è solo un costo di smaltimento.
Anche la carta da pacco che si trova in cartoleria dà un risultato particolare, ma ti consiglio di non acquistare mai quella in rotolo perché è difficilissima da far rimanere stesa…nei secoli dei secoli lei vorrà sempre ritornare ad arrotolarsi su se stessa!
Un tipo di carta molto particolare che ho usato è la carta per le tovagliette da pizzeria. Non si trova ovunque, ma per alcuni progetti è perfetta per dare carattere poichè si tratta di carta paglia ed esiste di tantissimi colori (ovviamente puoi farti amico il pizzaiolo e cercare di carpire informazioni da lui se non riesci a reperirla da solo 🙂 ).
Per quanto riguarda la semplice carta da fotocopie c’è da cercare, secondo la zona, un magazzino o un discount dove poterla trovare ad un buon prezzo (visto che il costo è più che raddoppiato nell’ultimo anno).
In linea di massima, io ti direi di fare una ricerca prima di comperare qualsiasi tipo di carta. Se puoi, cerca uno spaccio aziendale, o un ingrosso che vende anche ai privati, confronta i prezzi e poi scegli dove è più conveniente.
Cartone
Il cartone pressato per legatoria è solitamente difficile da trovare, esiste in commercio nei negozi specializzati e si trova in vari spessori, normalmente è grigio.
Una soluzione validissima e a costo zero sono le scatole delle merendine o della pasta, che sono fatte dello stesso cartone ma è di spessore molto inferiore. Non dovrai far altro che incollarne alcuni strati uno sull’altro fino ad ottenere lo spessore desiderato, mettere il tutto ad asciugare sotto dei libri che ne ricoprano l’intera superficie e avrai così ottenuto la tua copertina da ricoprire.
Carta per le copertine
Tipo di carta e spessore
Quando vai ad acquistare la carta per ricoprire il cartone della copertina dovresti aver ben chiaro il tuo progetto, oppure viceversa progettarti il quaderno in relazione della carta che hai acquistato.
Esistono millemila tipi di carta decorata, partendo dalla carta da pacco e arrivando a quella per lo scrapbooking.
In linea di massima la carta che ricoprirà il cartone dovrà essere di spessore (o misura) proporzionato al cartone stesso: più sarà spesso il cartone più dovrà essere leggera la carta, oppure dovrai prevedere un margine più ampio per rivoltarla nel retro. Questo perché più la carta è spessa più farà fatica a restare piegata e perciò ti servirà più superficie “adesiva” che contrasti la naturale tendenza a ritornare stesa.
La carta ha un verso
All’interno di questo si inserisce una nozione fondamentale: la carta, tutta la carta, ha “un verso” , tecnicamente chiamato fibra e contro fibra.
Se possiamo in qualche modo non considerare questo aspetto quando si tratta di pagine interne, nella carta esterna avrà il suo peso. Per capire meglio prendi in mano un pezzo di cartoncino di almeno 120 gr e prova a fletterlo prima in un verso e poi nell’altro. In uno dei due casi incontrerai meno resistenza. Questo ti metterà davanti a due aspetti da non sottovalutare:
- Il primo aspetto è che avrai due lati che flettono meglio e due che faranno più resistenza e te ne accorgerai quando sarà il momento di rivoltare i margini.
- Il secondo aspetto è che nel caso tu abbia acquistato carta di bassa qualità, quando andrai a rivoltare i margini la piega si creperà e sarà un guaio.
Capire la qualità della carta
In generale, la carta che costa meno (al netto di promozioni o sconti) ti riserverà quasi sempre delle brutte sorprese riguardo la qualità della carta stessa. Tecnicamente la carta che si crepa quando la fletti è stata prodotta con poca colla per risparmiare, dunque risulterà appunto meno flessibile.
Questo fattore è assolutamente da considerare quando decidi di usare la carta decorata come unica copertina, tipo diario di viaggio, o per una cucitura medioevale o i vari punti lunghi. Non importa che tu la fletta poco o che tu sia una maga della cartotecnica, se la carta è di scarsa qualità si creperà e la tua copertina finirà nella raccolta differenziata.
In questo caso, io ti consiglio di farti un giro su Internet se non hai nessuna esperienza e capire quale marca acquistare, ricordandoti che meno spendi meno qualità avrai (io personalmente compro la carta in Inghilterra attraverso un grossista spagnolo, con tutti i patimenti che ne seguono).
Trucchi del mestiere
Ci sono trucchetti per aggirare il problema, quali? Per esempio, non rivoltare i margini nel retro del cartone (cioè tagliare a vivo e lasciare che si veda il cartone nello spessore della copertina), oppure, nel caso di una copertina unica, applicare in corrispondenza del dorso una striscia di carta poco più larga dei fori, magari in tonalità contrastanti in modo da renderlo un valore aggiunto e farlo passare per una scelta stilistica e non un ripiego (essendo abbastanza stretta sarà difficile che crepi).
Carte speciali
Una parentesi la aprirei per le carte speciali tipo la carta di riso, carta cotone e la carta paglia. Costano tutte tantissimo, ma per un motivo diverso da quello che ti ho citato prima, ognuna si comporta in modo diverso, dunque io non partirei dalla carta cotone (quella con i fiori inglobati per capirci) per tuffarmi nel mondo della legatoria se fossi in te.
Carta vintage
Come ultima cosa, un altro fattore da considerare quando scegli la carta per ricoprire il cartone della copertina è la sua “vecchiaia”. Negli ultimi tempi va molto di moda il vintage e sicuramente a qualche mercatino dell’usato avrai visto libri illustrati o cartine geografiche in vendita a pochi spiccioli. In questo caso, sappi che più il libro, o la cartina, sarà vecchia più la carta di cui è composta si romperà. Non si crepa, si rompe proprio perché la colla negli anni ha perso flessibilità. Attenzione!
Bene, credo di averti detto tutto anche per quanto riguarda questo argomento. Alla prossima!
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