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Cos’è la serigrafia e come si stampa con questa tecnica

Sentiamo sempre parlare di t-shirt serigrafate, stampe, gadget realizzati con questa tecnica. Ma, nella pratica, cos’è la serigrafia? Mi tiro su le maniche per non sporcarmi di colore e te lo spiego!

stampa di una tshirt
stampa di una t-shirt

Cosa significa serigrafia

La serigrafia è una tecnica di stampa conosciuta da secoli, si pensa fosse utilizzata già dai fenici, successivamente diffusa in Cina e Giappone. Infatti, le prime matrici erano realizzate in seta, da qui il termine serigrafia: dal latino seri=seta, grafia=segno.

Quando nasce la serigrafia

La serigrafia moderna però risale a fine Ottocento in Francia, dove si utilizzò per stampare i primi tessuti, in Inghilterra nel 1910 furono introdotte le componenti fotosensibili mentre negli Stati Uniti negli anni ’20 e ’30 la utilizzarono a scopi industriali.

Solo con Andy Warhol la serigrafia diventò una tecnica artistica, sicuramente conosci le famose immagini di Marilyn, ecco quelle sono stampate in serigrafia.

Come stampare in serigrafia

La serigrafia è una tecnica di stampa in piano, si ottiene realizzando una matrice su cui viene inciso un disegno attraverso la luce, questa matrice ci permetterà di stampare in serie il nostro disegno su diversi supporti. Ecco i vari passaggi e materiali.

Materiali per la stampa serigrafica:

materilai per incidere un telaio

Passaggi per stampare in serigrafia:

  1. La matrice/telaio è una cornice di legno o di metallo su cui viene fissato un tessuto molto fitto (oggi in poliestere non più di seta), su questo tessuto viene stesa una gelatina fotosensibile. La gelatina varia in base al tipo di luce che utilizziamo per incidere il disegno (nel mio caso lavoro in camera oscura con la luce rossa)
  2. Una volta asciutta la gelatina, si applica il nostro disegno in positivo realizzato su acetato e con nero assoluto. Il nero sull’acetato deve essere assolutamente coprente e può essere stampato in digitale o disegnato a mano con pennarelli indelebili, colori acrilici.
  3. Impressione del telaio. Adesso arriviamo alla fase di esposizione alla luce, qui si concentra la magia della serigrafia. Applicato l’acetato sulla nostra gelatina si espone il telaio alla luce di un bromografo o espositore, dove c’è il nero del disegno la luce non passa e la gelatina non si espone quindi rimane “morbida”, dove c’è la trasparenza dell’acetato la gelatina invece si espone alla luce e diventa dura tappando i fili del tessuto.
  4. Finito il tempo di esposizione, il telaio si mette sotto il getto d’acqua, la gelatina che non si è indurita (dove c’era il disegno in nero) scivola via e rimane il nostro telaio inciso e pronto per essere stampato.

    cosa serve per stampare
    materiali per stampare
  5. Si passa alla fase stampa. Per stampare si utilizza l’amica di ogni serigrafo: la racla. Si tratta di un oggetto in legno e gomma che serve per stendere l’inchiostro, dove la gelatina indurita dalla luce ha tappato i buchi del tessuto il colore non passerà, in tutto il resto del disegno trasparente l’inchiostro passa ed ecco la nostra stampa.

Stampare è emozionante, nei workshop di serigrafia vedere gli occhi dei partecipanti riempirsi di gioia alla prima stampa non mi stanca mai! 

Se vuoi saperne di più da chi si occupa di serigrafia in Italia c’è un libro uscito in tempo di pandemia: VIP Various Italian Printmakers di Daniel Tummolillo, Edizione Del Frisco, per vedere come questa tecnica può essere interpretata in modo completamente diverso da tanti artisti e realtà diverse (e ci sono anch’io!).

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