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21 Luglio 2022
Storie creative By

Lavorare in uno studio condiviso

Quando la mattina giro la chiave nella serratura della porta so già che la mia giornata avrà una buona parte di imprevedibilità. Lavorare in uno studio condiviso è tante cose, ma questa qualità è una di quelle che preferisco. I lavori creativi hanno bisogno di progettazione, interazione con l’altro, di ritmi scanditi ed adeguati ma soprattutto hanno bisogno di rinnovarsi ogni giorno.

interno dello studio condiviso Coni Stella - Roma
Studio Coni Stella – Roma

Imprevedibilità

Ma perché mai imprevedibile? Perché in uno spazio condiviso ognuno lavora alle proprie idee, e ognuno con le sue competenze, ma è quando queste si guardano e si incontrano che avviene la magia, e questo avviene in modo del tutto imprevedibile ogni giorno. In un luogo come questo si è uguali e tutti diversi e ogni giorno possiamo assistere alle scelte degli altri che in poco tempo diventano la miccia che accende anche le nostre.

Pause caffè produttive nello studio condiviso!

Condivido il mio studio di lavoro con due pittrici, una scultrice, un light designer, due orafe, una costumista, una social media manager e una violinista. Quello che sto per dire sembrerà un ossimoro ma in realtà non lo è: ho lavorato e lavoro molto durante le nostre pause caffè!

Proprio in quel momento in cui ci si ferma per qualche minuto e si chiacchiera del progetto al quale si sta lavorando e ci si scambiano consigli, suggestioni, idee. In quei momenti ho imparato tanto, mi sono entusiasmata, talvolta abbattuta, ho messo in discussione delle cose oppure ho strutturato ancora di più il mio pensiero. E’ stato durante quelle chiacchierate che tutto questo è successo. Apprezzo molto l’opinione di un creativo che fa un lavoro completamente diverso dal mio. Mi arricchisce, mi fa percepire il mio lavoro da un altro punto di vista e spesso mi fa cambiare, o non cambiare affatto, idea.

Interno dello studio condiviso
Studio Coni Stella – Roma

L’aria sempre carica di energia

Sono giunta negli anni alla conclusione che, svolgere un lavoro creativo in uno spazio solitario, sia come avere un macchinario e farlo funzionare sempre alla metà della sua potenza. Lo studio condiviso porta con se un’incredibile energia, un continuo scambio di impressioni e idee e aumenta la produttività del singolo e del gruppo traendo vitalità l’uno dall’altro. Così alcune sere, quando finisco di lavorare, prima di andare a casa mi lascio scivolare su una delle poltrone del mio studio e posso sentire l’aria carica di energia della giornata che abbiamo appena passato.

Mi metto a riflettere e non capita di rado che girando la testa senta qualcuno che mi chiede: “prima di andare via beviamo un ultimo caffè?” e io so bene che il caffè è solo una scusa per restare a parlare un po’ di noi, dei nostri progetti, di cosa vogliamo imparare a fare meglio e di quello che vogliamo sviluppare. “Certo” rispondo, “preparalo tu, intanto vado a prendere il blocco da disegno!”


Nelle foto di seguito il nostro spazio ritratto in un raro momento di pace. Passate a trovarci!

Studio Coni Stella in via Braccio da Montone 1, Roma.

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