Artigianato: il prezzo non è il valore
Quando acquistiamo un oggetto fatto a mano, ci domandiamo se stiamo investendo bene i nostri soldi. Ma siamo sicuri che il prezzo determini il valore reale di quell’oggetto? Il processo che porta alla realizzazione di un prodotto artigianale corrisponde ad un costo non commerciale, un concetto per niente scontato.
Farlo comprendere è fondamentale e oggi, nell’era dello storytelling digitale, chi vive di artigianato ormai lo sa bene: raccontare il proprio lavoro online, attraverso i canali offerti dal web e dai social media, come Etsy o TikTok, è un’esigenza diventata vitale. Io ad esempio ho un sito e-commerce e racconto il mio mondo su Facebook ed Instagram.
L’artigiano/a
Sempre più artigiani/e impiegano dunque gran parte del proprio tempo anche nel documentare le fasi della propria creatività e creazione, dall’idea alla produzione: un’attività inizialmente necessaria per la sopravvivenza (dal momento in cui molte botteghe han dovuto chiudere) ma rivelatasi presto anche un’opportunità per crescere.
Infatti, anche le realtà che magari non hanno chiuso bottega ma che un tempo godevano di visibilità e sostenibilità solo attraverso le classiche vetrine analogiche, oggi sono comunque consapevoli di quanto sia necessario sapersi posizionare nella famosa “rete”, creare attorno a sé una community di utenti-potenziali-clienti e richiamare continuamente l’attenzione attraverso la creazioni di contenuti multimediali; allo stesso tempo però, hanno capito che posizionarsi nel mercato online significa anche aprirsi ad un pubblico più vasto e potenzialmente globale.
Così oggi l’artigiano/a non può occuparsi solo della produzione materiale, deve badare a molti più aspetti che riguardano anche la comunicazione ed il marketing del proprio brand e prodotto. Sì, spesso viene da pensare che questo tipo di lavoro sia troppo tempo prezioso sottratto alla creazione e alla insostituibile manualità: trovare un equilibrio non è per niente facile ma evidentemente necessario.
Il/la cliente
Intanto, dall’altra parte, quella del cliente, quando il desiderio di possedere un determinato articolo fatto a mano si scontra con la realtà del limite delle proprie possibilità di spesa, è consuetudine pensare che l’oggetto desiderato abbia un costo eccessivo.
Eppure, se apriamo una riflessione, scopriamo che acquistando un prodotto artigianale abbiamo un elenco di garanzie altrimenti non reperibili:
- assistenza vita natural durante, possibile grazie al contatto diretto con l’ideatore del prodotto;
- originalità e unicità;
- personalizzazione;
- qualità, durevolezza e quindi sostenibilità maggiore.
Il prezzo che l’artigiano/a stabilisce per ogni sua creazione è un compromesso tra copertura dei costi di produzione, tempo incluso (risorsa assai fondamentale nell’artigianato), e un adeguato margine di guadagno.
Dunque, quando ci troviamo dalla parte del cliente, abituiamoci a riflettere sempre un pochino, impariamo a coltivare una certa sensibilità, chiediamo informazioni e curiosità: scopriremo molto probabilmente una bellissima storia dietro ogni oggetto! E alla fine, grazie a questa maturata consapevolezza, praticheremo in modo spontaneo sempre più attenzione al valore reale di un prodotto fatto a mano, rendendo più felice persino il nostro portafoglio! 🙂
Shopping consapevole e sostenibile: sempre, pure a Natale!
L’avvicinarsi del Natale ci porta ogni anno a fare maggiori acquisti e regali: dunque questo periodo è un’occasione importante per ricordarsi di tutte quelle piccole attività artigianali, per preferire la qualità alla quantità, per fare doni originali e durevoli, fatti a mano e quindi col cuore, unici ovvero: con un valore che non ha prezzo!
Fare “shopping sostenibile” significa in sostanza muoversi tra queste tre opzioni:
- scegliere di non acquistare;
- acquistare bene ovvero un prodotto artigianale, fatto a mano;
- affidarsi alla propria creatività e inventarsi qualcosa fai-da-te, magari ispirandosi alla pratica del riciclo creativo!
Quale delle tre opzioni senti più tua? 🙂
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