La prima volta che ho letto questa parola mi è sembrata uno scioglilingua. Amigurumi è una parola giapponese che significa letteralmente “pupazzo imbottito realizzato a maglia o uncinetto” e deriva dall’unione delle parole 編み ami (maglia e uncinetto) e 縫い包み nuigurumi (bambola imbottita). Questi personaggi dall’aspetto buffo, che stampano un sorriso sul viso di chi li guarda e mettono un’irresistibile voglia di tenerli tra le mani, si sono diffusi in tutto il mondo qualche decennio fa e oggi sempre più persone imparano a lavorare all’uncinetto per poter realizzare con le proprie mani un amigurumi. 

Quando sono nati?

Non ci sono fonti storiche precise, si fa partire l’arrivo delle tecniche di maglia e uncinetto in Giappone nel 1700-1800 per la creazione di decorazioni e accessori per i samurai, verso la metà del 1900 sono invece comparsi i primi amigurumi in libri e riviste. Nel frattempo anche in altre parti del mondo si vedevano esempi di pupazzi, soprattutto orsetti e bambole, lavorati principalmente a maglia. Solo verso la fine del secolo gli amigurumi si sono diffusi in tutto il mondo, e in tempi ancora più recenti soprattutto grazie ad internet! 

L’estetica

La maggior parte dei personaggi amigurumi hanno uno stile kawaii (sono carini!). Il corpo e la testa sono proporzionati in modo da rendere il soggetto buffo e tenero. Queste caratteristiche potrebbero far pensare che gli amigurumi sono per bambini ed invece vengono principalmente realizzati o acquistati per collezionarli – come delle piccole opere d’arte. Si trovano anche amigurumi con stili completamente diversi, riproduzioni di personaggi famosi di film d’animazione, oggetti realistici, ma anche frutta e verdura. Non c’è limite alla fantasia e non c’è nulla che non sia riproducibile con un filo e un uncinetto.

Come fare a riconoscerli da altri pupazzi?

Gli amigurumi sono lavorati principalmente a uncinetto, quindi se sai che aspetto ha la trama delle maglie basse potrai riconoscerli a colpo d’occhio. Altrimenti puoi andare per esclusione: il classico peluche realizzato in finta pelliccia e cucito non è un amigurumi, i pupazzi morbidi in stoffa non sono amigurumi, se noti una trama regolare formata da un filo che si intreccia per creare una fitta serie di “nodini” potresti avere davanti un amigurumi! Osserva gli amigurumi nelle foto e confrontali con altri pupazzi per vedere la differenza tra le stoffe dei peluche e la trama creata dal lavoro a uncinetto.

Che differenza c’è tra uncinetto e amigurumi?

L’uncinetto è una tecnica che si esegue utilizzando uno strumento, chiamato appunto uncinetto (che ha la forma allungata come una matita con un’estremità uncinata) e del filato. Gli amigurumi sono una tipologia di creazioni da poter realizzare a uncinetto. Faccio qualche esempio per spiegarmi meglio: posso dire di aver realizzato un amigurumi a uncinetto così come direi di aver lavorato una sciarpa a maglia o una coperta patchwork.

Se non ho mai usato un uncinetto posso fare un amigurumi?

Si può fare! Ti consiglio però di esercitarti bene con i punti base dell’uncinetto prima di iniziare un amigurumi. In generale non sono lavori molto complessi perché prevedono l’utilizzo di un solo punto (la maglia bassa), ma allo stesso tempo c’è bisogno di lavorare i punti in modo preciso per creare una trama regolare che non lasci intravedere l’imbottitura. Se già lavori a uncinetto o hai imparato qualche punto tanto tempo fa… sarà come andare in bicicletta, provaci!

In questo mio articolo troverai l’elenco degli strumenti indispensabili per creare il tuo primo amigurumi e qualche suggerimento per iniziare con il piede giusto!

Alcune fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Amigurumi
https://www.slideshare.net/DaiWatanabe/quick-survay-oon-the-history-of-amigurumi

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