“Il mondo di Tim Burton” nell’esoterica Torino: la mostra da vedere… ora
Forse non lo hai mai sentito dire, ma ti svelo che Torino è considerata un luogo esoterico di grandissima importanza, riconosciuto in tutto il mondo. Questa città pare sia una delle punte del triangolo della magia bianca insieme a Praga e Lione. Ma anche una delle punte del triangolo della magia nera insieme a San Francisco e Londra.
La magia di Torino e di un grande artista
E’ un caso che Tim Burton abbia scelto proprio Torino per esporre per la prima volta in Italia tutto il suo universo visionario e, per l’appunto, magico? Credo proprio di no. Per giunta in uno dei luoghi simbolo della magia bianca, la Mole Antonelliana, sotto alla quale qualcuno presuppone ci possa essere addirittura il Santo Graal!
“Il Mondo di Tim Burton”: la mostra
Certo, la Mole Antonelliana non è solo un simbolo magico. E’ effettivamente il Museo nazionale del Cinema, il più bello che ci sia in Italia. Se già questo luogo era ricco di suggestioni, adesso, con l’allestimento di questa mostra ideata e co-curata da Jenny He, in collaborazione con Tim Burton, e adattata da Domenico De Gaetano, entrare alla Mole è un po’ come cadere nella tana del Bianconiglio. Come dice lo stesso direttore, è un perfetto matrimonio fra la follia architettonica della Mole e il genio creativo di Tim Burton. E ti assicuro che si resta incantati non appena si supera l’enorme e mostruosa bocca che ti accoglie all’ingresso dell’esposizione.
Cosa vedrai del fantastico mondo di Tim Burton?
Subito dentro, al centro della Mole, quasi fosse una vertigine collettiva di coloro che salgono in cima all’edificio con l’ascensore a vetri, ti accoglie un’enorme spirale rossa sul pavimento, in mezzo alla quale, su un cubo nero, sono esposti gli schizzi di una vita di Tim Burton. Questi, come tutto ciò che è esposto, fanno parte degli archivi personali di Tim Burton. Sono fatti su tovagliolini del bar, foglietti di bloc-notes degli alberghi, cose così. Ma sono fondamentali per capire che non stiamo semplicemente visitando una mostra su Tim Burton. Noi stiamo entrando nella testa di Tim Burton e nel suo illimitato e geniale processo creativo.
Infatti, osservandoli bene, puoi ritrovare i personaggi ricorrenti del suo immaginario e che, lo capisci, sono lì da sempre, nella sua testa. E continuano a ripresentarsi fino a che Tim Burton non riesce a raccontarne le storie nei suoi film. Storie sempre un po’ magiche, come si diceva, ma di una magia soprattutto nera, i cui protagonisti sono non-morti, fantasmi, freaks, mostri, bambole di pezza, scienziati pazzi e bambini tristi e a disagio col mondo che li circonda. Un po’ come deve essersi sempre sentito Tim Burton nella sua vita (da quel che ci lascia intuire).
La spirale artistica di Tim Burton
Proseguendo, l’esposizione si snoda lungo tutta la balconata a serpentina che caratterizza l’interno della Mole. Un caso anche questo? Assolutamente no, visto che sulla spirale è incentrata anche tutta l’iconografia dell’artista e pure tutto l’allestimento, come già detto sopra.
Qui ci sono più di cinquecento opere d’arte originali, raramente o mai viste prima, divise per tematiche: dagli esordi fino ai progetti più recenti o abortiti, passando per schizzi, dipinti, disegni, fotografie, storyboard, costumi, opere in movimento, maquette, pupazzi e installazioni scultoree a grandezza naturale. E’ tutta la vita professionale di Tim Burton, dai suoi vent’anni ai giorni nostri, con anche un improbabile progetto di libro proposto in gioventù alla Disney (dove lavorerà come animatore in seguito).
Tutte le opere grafiche sono realizzate a mano, in tecnica tradizionale, con pastelli, china, colori ad olio o acrilico, e tanto, tanto glitter!
Poco prima della balconata, per immergersi ancora di più nella vita del regista, si può ammirare l’esatta replica dello studio personale dell’artista.
Il continuo movimento a spirale della salita della balconata e il flusso abbondantissimo di immagini e spezzoni di film di Tim Burton che puoi ammirare, finiscono quasi per produrre in te una sorta di ipnosi. Arrivato in cima, non ti stupirebbe vedere animarsi i mostruosi giocattoli di Miss Peregrine, o i puppets della Sposa Cadavere, piuttosto che il robot di Edward mani di forbici. In questo senso si può dire davvero che Il mondo di Tim Burton è una mostra immersiva nella mente del regista.
Non è un caso che l’ultima parte della mostra sia al piano seminterrato e, per raggiungerla, cosa piuttosto inconsueta per la Mole, devi scendere le scale di servizio, quasi in una caduta libera ad avvitamento, o per meglio dire, a spirale. E per chi soffre di vertigini come me, consiglio di restare verso la parete interna!
Sul finale dell’esposizione si possono ammirare ancora diverse opere grafiche originali, installazioni, puppets ed accedere al bookshop. A dire il vero quest’ultimo è un po’ striminzito. Mi sarei aspettata qualcosa di più di calamite e matite, avrei voluto soprattutto pupazzi da comprare. Ho in ogni caso partecipato al concorso per vincere una visita alla Fabbrica del Cioccolato non di Tim Burton, purtroppo, ma comunque Novi, main sponsor della mostra.
Naturalmente non ho vinto!
Biografia di Tim Burton
Timothy Walter Burton (1958) è cresciuto a Burbank, in California, un quartiere omogeneo della periferia americana che lo ha spinto a fuggire dalla sua insipidezza.
Ampiamente conosciuto come uno degli artisti più fantasiosi e come regista capace di realizzare gli effetti visivi più fantastici, ha reinventato il cinema di genere hollywoodiano come espressione di una visione personale, raccogliendo per sé un pubblico internazionale di fan e influenzando una generazione di giovani artisti che lavorano nel cinema, nel video e nella grafica. Burton ha studiato al CalArts per diventare un pioniere di un genere cinematografico onirico, grottesco e bellissimo che non era mai esistito prima.
La sua iconica filmografia degli ultimi tre decenni comprende Beetlejuice (1988), Batman (1989), Edward mani di forbice (1990), Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas (1993), Ed Wood (1994), Big Fish (2003), La sposa cadavere (2005), Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street (2007), Alice in Wonderland (2010), Dumbo (2019) e Wednesday, la seconda serie Netflix in lingua inglese più vista.
Informazioni pratiche per visitare la mostra su Tim Burton a Torino
La mostra “Il Mondo di Tim Burton” è allestita all’interno del Museo Nazionale del Cinema, presso la Mole Antonelliana. Ha inaugurato l’11 ottobre e terminerà il 7 aprile 2024. Gli orari di apertura coincidono con quelli del Museo Nazionale del Cinema: dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 (martedì chiuso). Sono previste aperture straordinarie dal 4 novembre 2023 al 6 gennaio 2024: orario prolungato dalle 9 alle 22.
I biglietti costano 15 euro per gli adulti e 13 euro i ridotti (0-5 anni gratuito). ATTENZIONE: il biglietto ti da il diritto di visitare anche la collezione permanente del Museo. Con pochi euro in più potresti acquistare anche la salita in cima alla Mole con l’ascensore, per vedere dall’alto tutta la città di Torino. Ti assicuro che ne vale assolutamente la pena, soprattutto nei giorni di aria tersa.
Calcola circa un’ora e mezza di visita ma, in realtà, io che sono appassionata, solo per Tim Burton ho impiegato 3 ore. Ce ne vogliono almeno altre tre per il Museo Nazionale del cinema.
Si deve necessariamente pre-acquistare i biglietti on line, perché la Mole è frequentatissima. La prenotazione ti permette di saltare le interminabili file di turisti.
La mostra secondo me non è adatta ai bambini fino ai 10 anni: tutte le opere esposte sono ad altezza adulto, ad eccezione di tre grandi vetrine con i puppets dei film girati in stop motion. Però sono previste visite guidate per famiglie e anche attività didattiche. Le trovi qui.
Infine, il Museo Nazionale del Cinema ha previsto le schede per persone ipovedenti, che traducono in braille ogni sezione dell’esposizione di Tim Burton.
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