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6 Marzo 2024

Senbazuru, la leggenda delle mille gru

La Grus japonensis o gru della Manciuria è un volatile acquatico della famiglia dei Gruidi che abita le zone costiere, lacustri e fluviali dell’estremo est del mondo e dell’isola giapponese di Hokkaidō, la più settentrionale delle cinque principali del paese. In questo articolo, scopriamo Senbazuru, la leggenda delle mille gru. 

La gru giapponese, un animale mistico ed elegante

In questa regione gli Ainu, le popolazioni indigene del nord del Giappone, ne osservarono per primi il comportamento e ne furono talmente affascinati che iniziarono a considerare questi grandi uccelli danzanti, dei simboli di vita eterna.

Credenza tramandatasi fino al Giappone contemporaneo, dove sono sempre più amate per la loro imponenza, regalità e bellezza. Possono infatti raggiungere il metro e mezzo di altezza e i due metri e mezzo di apertura alare, pur conservando una figura esile, longilinea ed elegante. Inoltre, le loro incantevoli danze e il caratteristico colore rosso della corona che adorna le loro teste, le hanno rese le specie di gru più frequentemente riprodotta nell’arte dell’Asia orientale in genere. Ti sarà sicuramente capitato di trovarle finemente riprodotte nelle xilografie antiche, dipinte su pannelli lignei o nelle illustrazioni a inchiostro. E ancora, ricamate sui pregiatissimi kimono o nei motivi decorativi delle meravigliose carte da origami Made in Japan.

Due foto di gru giapponesi
Gru giapponese

La gru origami è un’eredità culturale

Le gru in effetti occupano un posto molto speciale nell’immaginario culturale nipponico. Antiche leggende narrano che possano vivere fino a mille anni ed è per questo che sono divenute simbolo di lunga vita, felicità e prosperità. Devi sapere che è usanza popolare in Giappone, regalare origami della gru per porgere questi auspici. Realizzato per augurare buona fortuna agli ammalati o a chi deve affrontare una dura prova, viene piegato per se stessi, per altri o come offerta da porgere agli dei nella speranza di veder esaudite le proprie preghiere. 

Inoltre ti voglio anche ricordare che le gru sono uccelli monogami che vivono in coppie stabili per tutta la vita. Spesso mettono in scena delle superbe coreografie, quali danze nuziali, parate di accoppiamento o danze di gruppo. Quest’ultime svolte all’unisono dall’intero stormo allo scopo di rafforzare il legame tra i membri o per pacificare gli animi dei più aggressivi.

Sadako Sasako e la sua storia

Composizione di decorazione fatta da origami di gru

Per questi e forse molti altri motivi che sfuggono alla nostra interpretazione, l’origami della gru è forse il più comune e iconico modello origami di tutti i tempi. In molti casi proprio il primo modello origami che si impara a piegare. Ma devi sapere che piegarne mille (si, hai capito bene, mille!) e cucirle assieme in fili di ghirlande, è considerato un vero e proprio atto di amore.

Queste composizioni prendono il nome di ‘Senbazuru’, che significa letteralmente ‘mille gru’.

Se hai visitato il Giappone, ti sarà senz’altro capitato di vedere questi lunghissimi fili appesi in ogni dove. Spesso è possibile avvistarne anche in anime, manga o film, ma sicuramente il luogo dove è possibile vederne in maggior numero è il Parco della pace di Hiroshima. Qui si trovano due monumenti commemorativi alle vittime dell’atomica. Uno è il Museo della bomba e l’altro è la scultura dedicata alla piccola Sadako Sasako, la cui triste storia fece il giro del mondo. Un luogo toccante dove migliaia di visitatori portano in dono colorati origami della gru.

Origami per la pace

Immagine a sinistra con statua di una bambina cn accessorio fatto di mille origami di gru. Immagine a destra con capanna all'interno della quale ci sono tanti origami di gru.

Sadako è stata una giovane vittima degli effetti che la bomba atomica ebbe a posteriori sui superstiti. Esposta alle radiazioni, contrasse all’età di 12 anni una grave forma di leucemia che la condusse prematuramente alla morte. Ancora in vita, mossa da una commovente speranza nel futuro, intraprese l’opera del Senbazuru iniziando a piegare qualsiasi pezzo di carta le capitasse tra le mani. Piccoli grandi capolavori, alcuni dei quali di dimensioni microscopiche, sono ancora conservati all’interno del museo. Purtroppo però morì senza riuscire a terminare l’opera, dopo aver realizzato 644 gru. E fu così che i suoi giovani amici e compagni decisero di proseguire il lavoro al suo posto. Da quel momento in poi l’origami della gru è divenuto simbolo di pace e fratellanza per tutti i popoli del mondo.

Perché piegare un origami della gru

Purtroppo oggi la gru giapponese è una specie a rischio, colpevoli le attività antropiche che minacciano la salute del suo habitat naturale. Con un piccolo gesto però, piegando un origami che la raffigura, ci resta la possibilità di celebrarne la grazia e la saggezza. Perché veicolare il suo potere simbolico e spirituale non è mai cosa scontata.

Se questo articolo ti ha fatto venire voglia di piegare il più classico e potente degli origami, QUI puoi trovare un video che ti illustra tutti i passaggi. Cosa aspetti?

Enjoy Folding!

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