In tutto il mondo il Natale è la festività durante la quale le persone rivolgono maggior attenzione verso i propri cari. Ci prepariamo spiritualmente ad un nuovo anno, ad un nuovo inizio. Viviamo questo periodo seguendo le tradizioni e le usanze tramandate da generazioni e generazioni, abbelliamo le nostre case e le nostre città con degli addobbi utilizzando innumerevoli simboli legati alle festività di Natale. Sono proprio questi tre concetti che hanno un’importanza fondamentale e caratterizzano profondamente le feste natalizie.
Tradizioni, usanze e i simboli del Natale:
Il periodo dell’Avvento
L’atmosfera magica dell’Avvento non è dovuta solamente alle tradizioni cristiane, ma anche al desiderio primordiale di ritrovare luce e calore nell’oscurità dell’inverno e del rinascimento della vita stessa.
Forse è poco conosciuto, ma anche gli alberi di Natale addobbati nelle piazze e le vie illuminate delle nostre città hanno un significato simbolico. La luce nel buio si riferisce all’apparizione del cristianesimo nel mondo pagano. Inoltre, le vie e le piazze addobbate ed illuminate ricreano il calore e l’accoglienza delle nostre case ed incoraggiano di festeggiare affettuosamente con il prossimo.
L’Avvento è il tempo liturgico che precede e prepara il Natale. La parola “avvento” deriva dal latino “adventus” cioè “venuta” anche se il significato più comune viene indicato come attesa.
L’origine dell’Avvento è più tardiva rispetto al Natale. Mentre la prima celebrazione del Natale risale a Roma nel lontano IV secolo, le prime tracce dell’esistenza di un periodo di preparazione al Natale appaiono nel V secolo. A quei tempi San Perpetuo stabilì un digiuno di tre giorni prima della nascita del Signore. Successivamente furono dedicate ben sei settimane di preparazione alle celebrazioni natalizie, e fu la cosidetta Quaresima di San Martino. Durante i secoli a seguire, questa tradizione subì ulteriori cambiamenti fino a stabilire il periodo di preparazione nelle quattro settimane che precedono il 24 dicembre, ed ha sempre inizio la domenica più vicina al 30 novembre.
Per quanto riguarda la nascita della tradizione dell’albero di Natale ci sono due città del mar Baltico a contendersela. Una è Tallinn capitale dell’Estonia. Secondo la tradizione locale nel 1441 nella piazza del Municipio fu eretto un grande abete dove uomini scapoli e donne nubili ballavano attorno come buon auspicio per trovare l’anima gemella.
L’altra è Riga, capitale della Lettonia. Secondo fonti lettoni nel 1510 un abete venne piantato e decorato per la prima volta con carta colorata poi bruciato come auspicio di prosperità per l’anno nuovo. Da questo episodio legato ad una tradizione pagana locale, sembra abbia origine la tradizione di addobbare un albero in occasione del solstizio d’inverno.
Non sappiamo chi abbia ragione, ma ormai in tutto il mondo non c’è Natale senza l’albero addobbato.
Babbo Natale
Chi di noi non conosce l’omone buono con una folta barba bianca e il vestito rosso? Forse pochi sanno però che tutti i vari Babbo Natale moderni derivano da San Nicola di Myra, vescovo cristiano del IV secolo. Myra, oggi Demre in Turchia, era una città dell’Impero bizantino. È ritenuto un santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini.
La dimora tradizionale di Babbo Natale cambia a seconda delle tradizioni. Per quella statunitense abita al Polo Nord, mentre per i bambini canadesi si trova nel nord del paese. In Europa la sua dimora è situata in Finlandia in un villaggio vicino Rovaniemi, in Lapponia, sul Circolo Polare Artico.
I colori di Babbo Natale
Babbo Natale è un personaggio presente in molte culture della tradizione natalizia della civiltà occidentale e non solo. La notte della Vigilia di Natale gira di casa in casa per distribuire regali ai bambini ed è rappresentato come un uomo anziano vestito con giacca, pantaloni e cappello rossi con bordi di pelo bianco. Ma i colori non sono stati sempre questi…
In principio Babbo Natale era vestito di verde e di bianco. Alcuni pensano che il cambio di colore, dal verde al rosso, sia dovuto alla Coca-Cola, ma non è così, anche se è grazie a lei che questi colori sono entrati nell’immaginario di tutti. La prima campagna pubblicitaria della nota bibita con il Babbo Natale rosso risale al 1931.
La storia ci racconta però che con la riforma protestante del XVI secolo i santi non erano ben visti, ma nessuno aveva intenzione di abbandonare la tradizione dei regali. Così ogni nazione decise di cambiare San Nicola a proprio piacimento. Da questo momento, Babbo Natale rosso inizia a prendere piede e la pubblicità di questa bibita lo fissa per sempre. Verde o rosso poco importa, i bambini credono in questa figura piena di bontà e sempre sorridente, scrivono letterine e attendono impazienti di trovare i loro regali sotto l’albero.
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