Un luogo magico a Ibiza, fatto di collaborazione e creatività
Negli ultimi anni, causa pandemia, abbiamo viaggiato di più con la mente, attraverso libri, documentari, serie tv oppure sfogliando i social media. Su Instagram, ad esempio, seguo molte persone e realtà interessanti, grazie alle quali ho trovato nuove ispirazioni pur restando a casa… ma diciamoci la verità: niente è più bello ed efficace dell’esperienza reale per l’ispirazione artistica, vedere e toccare con le proprie mani è tutta un’altra storia!
L’Atelier n°74 a Ibiza
Qui vi racconto di un luogo che ho finalmente ho potuto visitare dal vivo, quest’anno, durante le mie vacanze di Pasqua a Ibiza. È un luogo molto bello e stimolante, creativo, raffinato e ricco di spunti. Si chiama L’Atelier n°74.
Solo a guardare le fotografie su Instagram me ne sono innamorata, ancor più conoscendone la bellissima storia e visitando questo posto di persona. Le cose belle vanno condivise, diffondere bellezza fa bene, e allora eccomi qui a condividere la mia scoperta con voi!
Questo magico luogo nasce tanti anni fa in Thailandia, dall’incontro e dall’idea di due ragazze, una francese e una local che hanno deciso di unire le loro passioni e collaborare insieme. È inutile parlare di ciò che creano, i prodotti vanno visti dal vivo, guardati e assimilati; qui vorrei, con ciò che scrivo, portare invece la vostra attenzione sulla casualità di un incontro e sulla bellezza che può scaturire dalla sinergia di due persone. Voglio puntare l’attenzione sulla magia creata in questo caso da due donne con culture, usi e costumi diversi. Loro infatti mescolano fin da subito saperi, tecniche e materiali diversi, creano soprattutto pensando ai bambini e nel tempo non si limitano in Thailandia ma crescono ed aprono punti vendita sparsi nel mondo.
Il negozio a Santa Gertrudis, Ibiza
Il posto che ho visitato io in Ibiza si trova in uno dei più caratteristici e bei paesini dell’isola. Santa Gertrudis è un delizioso paesino tipico spagnolo, con la chiesa bianco candido nel mezzo del centro abitato, in cui si trova tutto a portata di mano; è quasi totalmente frequentato da olandesi e altri turisti del Nord Europa, di cui si può avvertire una certa influenza.
Il negozio è organizzato in questo modo: un piccolo dehor esterno con tavolini e sedie in legno chiaro a disposizione di tutti, giochi per bambini come piccole cucine o tricicli e biciclettine senza pedali; questo spazio fa da anticamera ad una piccolissima ma molto organizzata caffetteria con dolci e biscotti dall’aspetto davvero invitante, immersa nel negozio di abbigliamento che le fa da contorno.
Molto più di un negozio!
Oltre al negozio di abbigliamento, che personalmente adoro, c’è una sala ristorante arredata in modo da offrire lo showroom di tutta la parte di oggettistica per la casa, dove è possibile acquistare oggetti oppure made by yourself, attraverso gli innumerevoli e organizzatissimi workshop che ogni giorno si possono fare, sia da adulti che da bambini.
Laboratori e corsi fai da te
I workshop sono laboratori e corsi di cucito, uncinetto, maglia, ricamo, ceramica e cucina. C’è un fittissimo calendario esposto in una graziosa bacheca in legno all’esterno dell’edificio. Si può facilmente prenotare e pagare online tramite il loro sito web e tutti i giorni, durante tutto l’arco della giornata, avvengono i corsi in cui sono forniti strumenti, materiali, pattern da seguire e competenze di donne preparate e sapienti, che con la loro passione offrono una o due ore di creatività. Io l’ho trovata, nella sua immensa semplicità, un’idea stupenda anche perché per chi non volesse seguire il workshop, c’è tutto il posto per bersi o mangiarsi qualcosa di buono e passare del tempo in un luogo comunque piacevole, stimolante e fonte d’ispirazione!
Ma perché ho deciso di parlarvi di questo luogo a Ibiza, in questa rubrica di “Storie creative“?
Il motivo principale – oltre alla bellezza del prodotto, alla bellezza del posto in cui si trova, alla bellezza dell’arredamento e del sapiente mix occidentale nordico e orientale – è soprattutto la bellezza del rapporto che si è creato tra queste due donne imprenditrici che si sono conosciute per caso e insieme hanno poi hanno creato qualcosa di grandioso.
Ultimamente si tende a demonizzare i social (tante volte giustamente) un po’ come succede ai glitter (FOLLIA!). Ho una figlia di 8 anni, pazza per tutto ciò che è scintillante e quando li rovescia per sbaglio la prima reazione sarebbe quella di imprecare e struggersi per il fatto che, per un mese come minimo, tutto ciò che uscirà da casa sarà pervaso da un alone glitterato; ma se ci pensate bene, chissene dei glitter sul maglione, sul computer, sulla borsa, sulla giacca e cravatta del marito o sullo zainetto del fratello! In fondo il glitter porta allegria. E come i glitter, anche i social hanno un lato positivo, basta guardarli dal verso giusto, basta usarli con sensibilità e senso critico, basta servirsene nel modo adeguato; quello che sto cercando di dirvi da almeno 10 minuti è che i maledetti social media, incubo di molti, mi hanno permesso di conoscere moltissime e bellissime realtà, bellissime e bravissime donne, stimolanti, creative con cui ho stretto amicizia e con cui ho collaborato e che mi hanno permesso di procedere con quello che faccio con consapevolezza, sicurezza e sempre più voglia di fare.
In conclusione, credo che il concetto di collaborazione – che può nascere sia da un incontro reale che virtuale – sia davvero vincente: spesso ciò che una testa non riesce a creare, magari due o tre insieme sono la risposta.
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