To do list per organizzare il tuo lavoro da artigiana creativa
Sei un’artigiana creativa o aspiri ad esserlo, o ti sei da poco lanciata e ti piacerebbe avere qualche dritta per gestire al meglio il tuo piccolo progetto handmade? Allora sei nel posto giusto: di seguito trovi una puntuale to do list con le principali attività a cui si deve dedicare chi desidera lanciarsi in questo colorato mondo!
Se stai muovendo i primi passi in questo colorato mondo fatto di manualità, mercatini, social ecc… sappi che non è tutto così semplice come, chi osserva da fuori, spesso potrebbe pensare. Soprattutto se lo si vuole fare in modo serio e atto alla crescita.
Ecco quindi una piccola guida su tutto ciò di cui si deve occupare un’artigiana creativa.
Parto innanzitutto dicendo che l’ingrediente principale che non deve mai mancare è la passione per ciò che si fa. Perché se si fanno le cose “tanto per fare” non si va da nessuna parte.
To do list per un’artigiana creativa
Ma elenchiamo, punto per punto, ciò che si cela dietro all’organizzazione vera a propria di un piccolo progetto handmade e homemade:
- ricerca materia prima e accessori;
- ideazione, studio e creazione prodotti;
- studio immagine del brand (idearsi un logo e un proprio stile riconoscibile);
- realizzazione foto e video (fatti bene si intende!)
- gestione pagine social (programmazione post, gestione dei vari social, studio caption e hashtag, ecc…);
- rapporti con i clienti pre e post vendita;
- consulenza ai clienti che richiedono la personalizzazione;
- studio e cura del packaging;
- spedizioni;
- ricerca eventi e mercatini a cui partecipare (in linea con il proprio prodotto);
- studio allestimento stand fiere/mercatini (siate creativi e non “copiate” dal collega!);
- allestimento e disallestimento spazio espositivo;
- aggiornamento su nuovi social e piattaforme;
- sviluppo e gestione shop online (chi lo ha).
E mi fermo qui.
La lista sarebbe ancora lunga, ma ritengo che questi siano gli aspetti principali per iniziare, i quali, se applicati alla personalità del proprio operato, possono servire come valida rampa di lancio al fine di organizzarsi al meglio.
Un progetto handmade non è un “lavoretto”
È sempre inoltre doveroso descrivere e spiegare questi aspetti anche a chi vede i progetti handmade ancora come semplici passatempi senza sforzarsi di capire che dietro al mero prodotto finito c’è un vero e proprio lavoro di organizzazione e studio.
Attendiamo ora i tuoi riscontri: ti ritrovi in questi punti? Pensi sia stato omesso qualche aspetto importante relativo a chi muove i primi passi come artigiana creativa?
Ti invito a commentare e farci sapere cosa ne pensi utilizzando l’hashtag #bea nelle tue stories!
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