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volontariato , creatività
5 Settembre 2023
Storie creative By
Abilmente Autunno 2024

Creatività per il benessere personale e collettivo: la storia di Strade Diffuse

Nasce dai social, come pagina e gruppo Facebook di mutuo aiuto per lo scambio di consigli, consulenze e lavoro, dapprima per mamme (Mamme al lavoro) e poi anche per famiglie (Famiglie al lavoro), raggiungendo decine di migliaia di persone online fino a quando, la voglia di realizzare progetti concreti anche sul territorio, trasforma questa fertile rete di contatti in un’associazione di volontariato vera e propria: Strade Diffuse il suo nome.

Creatività per il benessere personale e collettivo - la storia di Strade Diffuse: immagine opera body painting

Scopriamo insieme la storia di questa realtà no profit, con base operativa a Roma, ma soci in tutta Italia, che mira a promuovere il benessere psico-fisico, lavorativo, educativo e culturale delle persone, come singoli e collettività. Una mission che prende forma attraverso progetti culturali, attività didattiche, educative, professionalizzanti e ludiche, percorsi laboratoriali, creativi e risocializzanti.

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Creatività come stimolo per il benessere

Le proposte in ambito creativo sono, manco a dirlo, quelle che più ci interessa approfondire in questo articolo, anche se non sono le uniche (ci sono attività più attinenti alla psicologia, alla relazione, all’ambiente…). Le indaghiamo attraverso un’intervista a Scilla Esposito, socia co-fondatrice di Strade Diffuse.

Creatività per il benessere personale e collettivo - Strade Diffuse: Scilla Esposito, co-fondatrice socia
Scilla Esposito, co-fondatrice socia di Strade Diffuse

Psicologa esperta in neuropsicologia clinica nonché arteterapeuta, Scilla coordina assieme ad altre socie una solida rete di professionisti che mettono a disposizione dell’associazione le proprie specifiche competenze per laboratori ed attività che spaziano nelle infinite forme che la creatività può assumere.

«I gruppi social sono nati oltre 3 anni fa, prima ancora del Covid – racconta Scilla – Un luogo di scambio dove chi ha una richiesta specifica può trovare l’aiuto di cui necessita. Dalla mamma che cerca creativi per realizzare delle bomboniere per la comunione del figlio, a chi chiede il contatto per un aiuto psicologico, a chi ha un problema burocratico o legale e si fa consigliare un avvocato o un notaio della sua zona. L’associazione invece l’abbiamo costituita un paio di anni fa per poter realizzare progetti concreti di volontariato e lavoro».

Creatività e benessere - strade-diffuse: volontari al lavoro nei laboratori-centri-estivi
Strade Diffuse organizza laboratori e anche centri estivi

La creatività che avvicina e unisce le persone

Non è un caso, secondo Scilla, se la maggior parte dei membri che fanno parte del direttivo di Strade Diffuse si è scoperta avere in comune una formazione scout a cui collegano la vocazione al volontariato. «La mia infanzia nel mondo dello Scoutismo – riflette la co-fondatrice – ha segnato dei valori di base imprescindibili come la lealtà, l’onestà, la schiettezza e il senso pratico, la flessibilità e la capacità di fare gruppo come esperienza di confronto e di integrazione».

Creatività e benessere - strade-diffuse: opera di body-painting
Altro happening artistico di Strade Diffuse che coniuga l’arte pittorica alla body painting

«Il punto di forza della nostra associazione Strade Diffuse – continua Scilla – è che non ci sono categorie, le persone sono tutte uguali. Durante i laboratori, la creatività riesce ad annullare le differenze. Non c’è più l’uomo e la donna, l’anziano e il bambino, il malato e il sano. Il gesto creativo che viene condiviso in quel momento mette tutti in connessione, alla pari».

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L’arte e i laboratori di Strade Diffuse in fiera Abilmente a Roma

Strade Diffuse si lega ad Abilmente ancor prima di esistere come associazione, grazie al filo diretto che unisce le socie all’edizione romana della fiera. Da anni, le creative oggi fondatrici e socie di Strade Diffuse portano alla manifestazione nella capitale le loro proposte.

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I corsi di Strade Diffuse in fiera Abilmente a Roma

Quest’anno, all’interno del padiglione 1, stand 630 e stand La Via dell’Arte, come associazione Strade Diffuse, le socie proporranno:

  • Corso di Ballon Art
  • Corso di Paper Art per realizzare una composizione botanica
  • Corso di Fommy Decorations e Modellazione
  • Laboratori creativi di modelling e tecniche miste a tema natalizio
  • Workshop su come gestire il proprio profilo social
  • Laboratori di improvvisazione teatrale
  • Giochi e percorsi motori e creativi per bambini
  • Laboratori creativi di pittura e pasta di sale per bambini

Performance “Da Marco a Livia Cavallo”

Evento clou, la performance d’arte “Da Marco a Livia Cavallo, una storia a colori ancora da raccontare” con body painting. L’installazione ospiterà le opere realizzate dagli ospiti dell’RSA Villa Giuseppina di Roma, integrata con la scultura realizzata in cartapesta da Perfareungioco e la struttura ideata dall’architetto Gianluca Evels col contributo dei volontari dell’associazione.

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Le tele dipinte dagli ospiti della Rsa coinvolti nell’installazione artistica promossa da Strade Diffuse

Un’opera a più mani che si rifà alla statua di cartapesta di Marco Cavallo, alta quattro metri, realizzata nel 1973 nel manicomio di Trieste, la cui direzione sanitaria era affidata a Franco Basaglia. Pazienti ed operatori la realizzarono in onore del mulo che aveva trasportato per anni il carretto della biancheria dei panni da lavare. Quando arrivava Marco “i matti” si avvicinavano per salutarlo felici, correndo al carretto, saltellando con divertimento e riconoscenza verso l’animale che aveva la fortuna di entrare e uscire liberamente dal manicomio. Sognavano, grazie a lui, la possibilità di traghettare al galoppo la loro libertà. Arriviamo ai giorni nostri, circa cinquant’anni dopo, altra città, altre persone. Sembrerebbe un’altra storia ma in realtà gli intenti e i desideri sono gli stessi: libertà e dignità alle persone, superamento dello stigma di malattia, espressione della propria identità, oltre ogni genere e cultura.

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L’installazione Da Marco a Livia Cavallo ispirata alla statua realizzata nel 1973 nel manicomio di Trieste

«La nostra reinterpretazione punta ad aggiungere la componente “femminile” all’opera originaria – conclude Scilla – Mi auguro che questo contributo all’arte e alla creatività possa essere visto non solo negli spazi di quartiere, ma approdi nei musei e che possa essere il più largamente condiviso da altre persone».


A cura di Gloria Cesarotto | Be-A staff

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