Il colore come segno distintivo

Nei miei corsi di Visual merchandising, spesso affronto l’argomento colore. Un tema che affascina, ma che al tempo stesso è ricco di interpretazioni, spesso soggettive, e applicazioni in ambiti di azione estremamente diversi tra di loro.

Pensiamo all’armocromia, che tanto va di moda ultimamente. Si tratta di una tecnica per individuare quali sono i colori che valorizzano maggiormente una persona, perché si abbinano perfettamente con l’incarnato, gli occhi e i capelli.

Nel mondo del marketing, il colore da sempre è un segno distintivo, che viene usato per incrementare la riconoscibilità di un marchio.

Se dico Coca Cola, sicuramente penserete al colore rosso. Se dico American Express, penserete al blu. Ci sono delle ragioni ben precise per cui un marchio sceglie un colore piuttosto che un altro. Ma andiamo per ordine, scopriamo innanzi tutto cos’è il colore.

Cos’è il colore: la spiegazione scientifica

I colori che vediamo sono lunghezze d’onda della luce che dal sole viaggia fino a noi. Ogni colore ha la  sua particolare lunghezza d’onda e frequenza, pertanto i diversi colori che vediamo sono semplicemente diverse lunghezze d’onda della luce che arriva a velocità diverse.

Il colore è una proprietà della luce riflessa dagli oggetti e non proprietà degli oggetti stessi. Quando guardiamo un oggetto il colore che vediamo dipende dalla luce riflessa dalla sua superficie. Ai nostri occhi gli oggetti appaiono differentemente colorati perché assorbono alcune lunghezza d’onda di luce e ne riflettono altre:  i nostri occhi vedono solo i colori che vengono rimbalzati o riflessi.

Per vedere i colori abbiamo bisogno di occhi e di luce. Ma il colore ha un ruolo importantissimo nelle emozioni.  

Quando la luce penetra i nostri occhi innesca il rilascio di un trasmettitore chimico, attivando messaggi elettrici che sono trasmessi al cervello e infine all’ipotalamo.

L’ipotalamo è una ghiandola che insieme all’ipofisi controlla il metabolismo, l’appetito, la temperatura corporea, il metabolismo idrico, il sonno, il sistema nervoso autonomo e le funzioni riproduttive.

Ciò significa che colore non è solo uno stimolo ma causa anche cambiamenti fisiologici dentro di noi in termini psicologici: suscita un’esperienza emotiva.

Quindi il colore ci trasmette sensazioni: è caldo e freddo, triste o allegro, aspro o dolce.

Classificare i colori: il cerchio di Itten

Il cerchio dei colori di Itten è uno strumento fondamentale nell’ambito dell’arte e del design che aiuta a comprendere le relazioni tra i colori. Sviluppato dal pittore e insegnante Johannes Itten nel 1961, questo cerchio organizza i colori in un formato circolare in base alle loro proprietà e alle loro relazioni percettive.

Il cerchio di Itten si basa sulle tre categorie principali di colori: primari, secondari e terziari. I colori primari, che includono il rosso, il giallo e il blu, sono considerati i colori fondamentali da cui tutti gli altri colori derivano. I colori secondari sono ottenuti dalla mescolanza dei colori primari e includono l’arancione, il verde e il viola. Infine, i colori terziari sono ottenuti dalla combinazione di un colore primario e un colore secondario.

Una delle caratteristiche più interessanti del cerchio dei colori di Itten è la sua capacità di illustrare le relazioni tra i colori e le loro interazioni visive. Ad esempio, i colori complementari sono posizionati direttamente uno di fronte all’altro nel cerchio dei colori. I colori complementari creano un forte contrasto visivo e quando vengono utilizzati insieme possono creare un effetto di vibrante dinamicità. Ad esempio, il rosso e il verde sono colori complementari, così come il blu e l’arancione.

Oltre alle relazioni complementari, il cerchio dei colori di Itten evidenzia altre relazioni importanti tra i colori. Le relazioni analoghe si verificano quando i colori sono posizionati uno accanto all’altro nel cerchio dei colori. Questi colori condividono tonalità simili e possono essere utilizzati per creare armonia e coesione in una composizione. Ad esempio, i colori arancione, giallo e verde sono considerati analoghi.

Il cerchio dei colori di Itten fornisce un quadro utile per comprendere le relazioni visive tra i colori e può essere applicato in molte discipline creative, come la pittura, il design grafico, l’interior design e il marketing. Comprendere le relazioni tra i colori consente agli artisti e ai designer di creare composizioni armoniose e di sfruttare l’impatto emotivo dei colori nelle loro opere e nella pubblicità

Il colore dà un contributo importante nella creazione dell’atmosfera e dell’Identità visiva

In sintesi è:

• Un segno connotativo;
• Un codice visivo;
• Un linguaggio;
• Un elemento segnaletico;
• Uno strumento di “seduzione commerciale”.

Consiglio di lettura: “Cromorama”

Consiglio vivamente la lettura del libro “Cromorama” di Falcinelli. Questo affascinante romanzo è un viaggio emozionante attraverso i colori e le loro connessioni con la nostra vita quotidiana. L’autore esplora la storia, la scienza e la cultura di ogni colore, intrecciando storie e aneddoti affascinanti lungo il percorso.

“Cromorama” è un libro che ti farà riflettere sulla potenza dei colori nel plasmare le nostre esperienze e nel comunicare emozioni. Scoprirai come i colori siano stati utilizzati nel corso dei secoli per influenzare le nostre percezioni e le nostre interazioni con il mondo circostante.

Attraverso una scrittura coinvolgente e ricca di dettagli, Falcinelli ti porterà in un viaggio che ti farà vedere i colori con occhi nuovi. Sperimenta l’ebbrezza del giallo, l’intensità del rosso, la calma del verde e molte altre sfumature che compongono il nostro universo cromatico.

“Cromorama” è un libro che affascinerà sia gli amanti della scienza che gli appassionati di storia e arte. È una lettura che ti ispirerà a osservare il mondo con maggiore consapevolezza e apprezzamento per i colori che ci circondano.

Preparati a immergerti in un viaggio straordinario tra le pagine di “Cromorama” e lasciati conquistare dalla bellezza e dal potere dei colori.

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