Negozi di carta a Barcellona da non perdere
Ciao, sono Elisa e in questo articolo racconto il viaggio di due amiche e crafter a caccia di ispirazioni e negozi di carta a Barcellona. Le due amiche? Elisa io e Elisa l’altra – Elisa Canaglia e Elisa Meneghin, per essere precise. Stesso nome, stessa passione per la carta, che coincidenza! In effetti, ci capita di confondere le persone quando siamo assieme e ci presentiamo utilizzando un’affermazione ambiguamente valida per entrambe “sono Elisa, lavoro con la carta!”.
La nostra amicizia inizia su Instagram qualche anno fa, quando la passione condivisa per il paper cutting e la creatività che ci ha fatto incontrare. E ora che siamo sullo stesso continente ne approfittiamo per combinarne di tutti i colori.
Viaggio a Barcellona
Cosa ci può essere di meglio per due amiche con la passione per la carta di capitare a Barcellona (#èperlavoro)? L’idea di visitare la città e di dedicare un pomeriggio intero alla ricerca di carte nuove e originali ci ha convinto a prendere il volo.
Mi piace dire – è Elisa Meneghin che ti parla – che Barcellona è Londra trapiantata in Spagna, con l’ordine e la tranquillità che ti aspetti da una città del Nord, e il calore che contraddistingue i popoli mediterranei. Vorrei raccontartela, riportando alcune impressioni e sensazioni dai luoghi che mi hanno colpita.
Barceloneta
L’altra Elisa ed io abbiamo visitato il centro per lo più a piedi, e mi ha stupito vedere che la spiaggia è veramente vicina, parte integrante della città e al tempo stesso isolata. Il quartiere di Barceloneta che vi si affaccia ha case basse e viuzze strette, memoria del suo passato di villaggio di pescatori.
Siamo arrivate sulla spiaggia in un giorno di vento, confondendoci con le persone che prendevano il sole e facevano il bagno nonostante la giornata fresca. Il rumore del mare e il mix di sole e vento sulla pelle creavano un senso di benessere e silenzio animato, dove ognuno può trovare il proprio spazio anche in mezzo alla gente.
Pur essendo una zona molto turistica, è frequentato anche dai barcellonesi, soprattutto la sera, perché è ancora possibile trovare i caratteristici ristoranti dove si mangia la paella e gli altri piatti tipici, cucinati come da tradizione!
Gaudì e il parco Güell
Avendo poco tempo, abbiamo selezionato con cura cosa andare a vedere. Per fortuna, i nostri incontri di lavoro si svolgevano in centro, quasi di fronte alla Pedrera, uno dei palazzi progettati da Gaudì, così abbiamo potuto ammirare tutte le opere del famoso architetto.
Per quanto le avessi studiate e mi sembrasse di conoscerle, le loro linee magiche e sognanti, viste in tre dimensioni, mi hanno lasciata senza parole. Mi sono ripromessa di tornare a Barcellona un giorno in cui avrò più tempo, in modo da potermi sedere su una panchina con il naso all’insù, e saziarmi di tutta quella bellezza!
Su consiglio della nostra guida locale, abbiamo deciso di visitare solo una delle architetture di Gaudì: il Parc Güell, che occupa uno dei versanti del Monte Carmelo che sovrasta la città. L’architetto ha costruito una serie di edifici, terrazze, scale e ponti che si intersecano con la natura e la completano, grazie alle loro forme curve.
Mi ha molto emozionata la sala sotterranea, in cui le colonne ricordano una foresta di alberi e i mosaici del soffitto curvo sembrano disegnare un cielo luminoso in cui scoprire figure sempre nuove.
A mio avviso, lo spazio più bello è Plaza de la Naturaleza, la grande terrazza affacciata su Barcellona e circondata dalla famosa panchina curva, che crea spazi raccolti, invitando alla conversazione e alla socialità. Sono rimasta stupita nel vedere che in mezzo a tanti turisti c’erano le persone del posto, che semplicemente si godevano il panorama o un momento di contemplazione della natura lussureggiante.
La Mercè
Siamo capitate a Barcellona in un periodo dell’anno molto particolare: infatti, la fine dell’estate segna l’arrivo della Festa della Mercè che viene celebrata fin dal 1871 in onore della patrona della città, la Madonna della Mercede.
L’anno scorso, tra l’altro, ricorrendo il 150esimo anniversario della festività, Barcellona era letteralmente vestita a festa e tappezzata dai manifesti dell’illustratrice Malika Favre.
Il soggetto di queste illustrazioni era una splendida figura femminile dallo sguardo ammaliante sulle cui vesti erano incastonati i tributi alla città, i cui ornamenti rimandavano alla simbologia della Festa della Mercè.
Dopo aver saputo che in alcuni punti chiave di Barcellona venivano regalati dei poster, è subito scattata la caccia alla dama della Mercè.
Come puoi vedere dalle foto, alla fine, il nostro impegno è stato premiato e ci siamo aggiudicate la versione in viola di “Barcelona Feminista”, ora in bella mostra incorniciata nei rispettivi studi.
Raima
Che tu condiva o meno con noi la passione per la carta, non importa: Raima è uno dei “monumenti” che devi visitare a Barcellona!
Il negozio principale è vicinissimo alla Plaza de Catalunya e domina la stretta calle in cui si trova con i suoi 6 piani pieni di meraviglie, che ne fanno la più grande cartoleria d’Europa.
Elisa C. e io abbiamo coinvolto le nostre compagne di viaggio nell’esplorazione di questo fantastico mondo, perdendole ad una ad una lungo i piani: qualcuna si è fermata al piano terra ad ammirare i quaderni, altre al primo a provare le penne stilografiche, e così via.
Solo noi abbiamo raggiunto il sesto piano, l’autentico paradiso della carta, dove tutte le pareti sono ricoperte di scaffali, e ogni scaffale contiene fogli di ogni tipo e colore.
Non importa se cerchi una carta o un cartoncino, di qualunque colore: qui lo puoi trovare.
L’unico problema è stato… fermarci! Abbiamo fatto scorta di carte fatte a mano, soprattutto quelle di produzione orientale, più difficili da trovare.
Peccato che mancasse proprio quella sfumatura di celeste che Elisa (quale??) stava cercando per i suoi collage. Ma per fortuna le commesse ci hanno indicato come potevamo fare: forse all’altro negozio l’avremmo trovato.
Nemmeno il tempo di pronunciare “altro negozio” ed eravamo già partite!
Non so come avremmo fatto senza Google Maps: il secondo negozio di Raima è più periferico e decisamente più piccolo, una bottega di altri tempi stipata di ogni genere di cartoleria.
Arrivate dopo un avventuroso viaggio in bus, ci siamo fatte strada tra mamme e figli che acquistavano il materiale per la scuola, e abbiamo raggiunto il magico mondo della carta in fogli. Siamo state aiutate da una commessa simpaticissima che, vista la nostra competenza, ha voluto farsi raccontare per filo e per segno le cose a cui lavoriamo.
Effettivamente qui il tono di celeste c’era, e (purtroppo per le nostre finanze) aveva tanti altri amici irresistibili! Ci salva solo pensare che sì, davvero, #èperlavoro!
Les Carnets D’Audrey
Una delle nostre tappe doverose durante il viaggio è stata “Les Carnets D’Audrey” (una scoperta di Elisa: l’altra!).
Dopo qualche autobus e una rapida camminata a piedi per le vie della città, siamo giunte a questo angolo creativo a dir poco fatato: Audrey vende carta pregiata proveniente da tutto il mondo, strumenti per il paper crafting e oggetti realizzati a mano (quaderni, ventagli, lampade, gioielleria: tutto di carta!).
Propone inoltre dei workshop che si svolgono nel suo laboratorio, nel soppalco del negozio, per condividere la sua conoscenza nell’ambito della legatoria e dell’origami.
La cosa più bella per noi è stata conoscere Audrey di persona: è una ragazza francese che si è stabilita in Spagna e dell’amore per la carta e la creatività ne ha fatto uno spazio incantato. Oltre ad essere dolcissima, è anche molto competente: ci ha aiutate nella scelta della carta (figuriamoci se me ne andavo da Barcellona senza fare acquisti!) e ci ha consigliato delle colleghe creative da seguire sui social per cercare nuova ispirazione.
Inutile dire che ci siamo perse in chiacchiere parlando di carta, artisti preferiti, progetti futuri… tornerò sicuramente a trovarla ogni volta che mi capiterà di passare per Barcellona!
Barcellona, città dai mille colori
Che cos’ho portato a casa da questa avventura? Oltre ad una quantità spropositata di carta…? (#èperlavoro, cit Elisa l’altra)
Questo particolare viaggio in Spagna è servito di sicuro per approfondire l’esplorazione di Barcellona che si snoda lungo mille vie che passano dal gotico al modernista in modo curiosamente fluido.
Si è riconfermato il mio amore per le textures: quelle che si trovano per caso camminando sui marciapiedi, alzando gli occhi verso le pareti di un edificio storico o nel packaging di un prodotto locale.
In questa tentacolare città si possono trovare mostre ad ogni angolo (come quella di Toulouse-Lautrec sui personaggi del circo che abbiamo avuto la fortuna di visitare), ispirazioni illustrate come quelle di Malika Favre per La Mercè, favolosi negozi di cartoleria… il tutto costantemente illuminato dai toni caldi di un luogo che non finisce mai di sorprendere.
Barcellona coloratissima e sempre in movimento, che trasuda energia e serenità allo stesso tempo come solo una città del Mediterraneo sa fare, è decisamente una meta creativa, vivamente consigliata.
Vuoi condividere questo articolo?