
Artigianato e natura: 10 idee per le tue prossime creazioni in stile green
Per i tuoi nuovi progetti di artigianato o semplice fai da te creativo non esiste fonte di ispirazione più inesauribile e di tendenza di… madre natura!
In questo articolo ti accompagno alla scoperta di come la natura può diventare una vera e propria musa per l’artigianato creativo. Idee, materiali e consigli di autentiche artiste del fai da te che realizzano a mano le loro originali creazioni, strizzando l’occhio alla sostenibilità.
Perché la natura ispira l’artigianato
Fin dall’antichità, la natura rappresenta una guida per chi crea con le mani. Le sue forme, colori e i materiali che ci offre — dal legno alla pietra, dalle foglie ai fiori — risvegliano una creatività ancestrale.
Oggi, ispirarsi alla natura significa anche riconnettersi con l’ambiente esterno meno antropizzato. Basta una passeggiata in campagna, sui colli, in montagna, in riva al fiume, lago o mare per sentirsi subito rigenerati e riconnessi. Osservare le bellezze di madre natura sarà un benefico esercizio spirituale e fonte di grande ispirazione per noi… anime creative!
Idee di artigianato “naturale”
Nel mio costante peregrinare a caccia di storie creative nelle fiere di settore, tra cui Abilmente, Orticolario, MIDA, e non solo, ho raccolto diverse testimonianze di come la natura possa diventare uno spunto continuo per nuove idee. Continua a leggere per scoprire la mia personale selezione con 10 proposte tutte da sperimentare!
1. Tessuti e ceramiche botaniche
Crea pezzi unici in sinergia con il paesaggio e la flora che lo circonda il laboratorio artigiano ACQUAlab a Urbino di Sonia Pazzaglia. Tessuti e ceramiche con impressioni di piante vere che raccontano la natura selvatica, fiori e colori del Montefeltro.

Sulle argille che diventano mattonelle, vuotatasche, ciotole, piatti e vassoi, Sonia imprime fiori e foglie appena raccolti nei boschi circostanti, come daucus carota, avena sativa, tamaro, finocchio selvatico. Ma anche violette e ciclamini, vinca, anemoni e ranuncoli, narcisi, muscari e lampascioni. E poi pimpinella, alliaria, lamio, salvia sclarea.

Raccontano il susseguirsi delle stagioni con fioriture e colori vibranti
Sui tessuti naturali come garza di lino, seta, cotone, Sonia stampa disegni sempre di ispirazione botanica (come avena fatua, ginko biloba e daucus carota) utilizzando matrici in legno di pero o linoleum. Tessuti che diventano pezzi unici con cui confezionare tovaglie, kimono e grembiuli giapponesi, abiti.

2. Eco printing e tintura naturale
Michela Pasini di “Rosso di Robbia” è un’artigiana tessile di Rimini che alla natura ha “rubato” i segreti del colore. Realizza tintura naturale ed ecoprinting su filati, tessuti, abbigliamento e accessori. Nomen omen, la robbia è una pianta erbacea diffusa nel bacino del Mediterraneo, le cui radici sono state utilizzate, fin dall’antichità, per tingere di rosso le fibre tessili.

Michela utilizza poi le più svariate tipologie di foglie (il più delle volte raccolte direttamente sul campo) come: noce, acero, quercia, vite, eucalipto, liquidambar, rosa, bidens, fragola. Nonché fiori selvatici o coltivati ad hoc come: camomilla dei tintori, iperico, coreopsis tinctoria o grandiflora, margherita africana.
Foglie e fiori vengono adagiati su capi di abbigliamento o scampoli di tessuti naturali come seta o lana, preferibilmente second hand, per comporre delle stampe botaniche. Per fissare i colori si possono usare delle sostanze come mordente, in base ai vegetali e tessuti utilizzati, nonché una cottura a vapore del tessuto.

Con le medesime piante Michela realizza anche dei “bagni di colore” per tingere stoffe o singoli filati, ad esempio la canapa, in monocromie dai toni più neutri a quelli più vivaci: giallo, arancio, rosa, rosso, verde, blu.

3. Block printing vegetale
Rimaniamo in campo tessile, dove la natura può ispirare, oltre che grazie alle tinture vegetali che se ne possono ricavare, anche per le sue forme. Kiamon Design è il brand dell’artista oggi di stanza nel Milanese, ma di origini iraniane Mona Jouybari. Dopo una laurea in Architettura di interni in Iran e una in Fashion designer e costume del teatro in Italia, Mona dà vita a questo suo personale percorso di artista-artigiana del block printing vegetale.

Tutto nasce dalla ricerca delle stoffe per i suoi accessori in cotone o lino. Per i soggetti, Mona attinge al mondo naturale: animali, fiori, piante, ma anche forme geometriche essenziali. Disegnati su lastre di linoleum, vengono incisi, quindi trasformati in timbri, tamponati manualmente con il colore (rigorosamente di estrazione vegetale) e impressi sui tessuti. Una volta asciugati all’aria aperta, vengono cuciti, per diventare portaoggetti dai vari utilizzi: borse, astucci, pochette.

Non solo i pattern, anche molti dei tessuti sono colorati naturalmente con tè, curcuma, avocado, ortica, spinaci. Mona fa bollire per ore il tessuto neutro con uno di questi ingredienti e ne fissa il colore con uno shock termico, immergendolo in acqua ghiacciata. Risciacquato più volte, viene poi steso ad asciugare al sole.

4. Timbri botanici
Ho già avuto modo di presentarti le “Impressioni Creative” di Lucia Locatelli raccontandoti il suo progetto qui sul blog di Be-A. In un articolo dove ti propongo spunti su fai da te ispirati al mondo naturale, non posso non includere i suoi deliziosi timbri botanici.

Stampa manuale e incisione su gomma sono arti che Lucia ha imparato da autodidatta, e che si diverte ad unire ad altre tecniche artigianali per dare vita a timbri e cartoleria fiorita.

5. Carta riciclata fiorita
Renza Crea è un’altra “vecchia conoscenza” di Be-A. Forse avrai già avuto modo di incontrarla qui, leggendo i suoi articoli dove condivide qualche trucco sulla sua specialità: realizzare carta riciclata fatta a mano.

Anche Renza, che vive immersa nella natura del Monferrato, si ispira molto al mondo vegetale che la circonda. Non a caso, oltre che artigiana, è anche guida naturalistica ed educatrice ambientale.

Tra le sue creazioni trovi buste e biglietti per partecipazioni, scatole e sacchetti per bomboniere, diari, quaderni e album. Ma anche… bombe-carta di semi da piantare: di tutte le forme, colori e per tutte le occasioni!

6. Bozzolo-gioiello
Decisamente originali, ispirati dalla natura e a tutti gli effetti green sono i bijoux realizzati con i bozzoli dei bachi da seta dalla comasca Valentina Mescrino di EquilibriumLab.

Anelli, spille, orecchini e collane ecosostenibili in quanto realizzati con uno scarto: il bozzolo grezzo di bachi da seta prodotti da una cooperativa sociale locale.

Prima di diventare dei colorati accessori per outfit moderni, i bozzoli vengono processati con tre stadi di lavorazione, tagliati e colorati con tinture naturali, infine assemblati con supporti antiallergici, in gomma e filo elasticizzato per conferire ai bijoux un movimento leggiadro.

7. Bijoux fioriti
Due Natali fa li ho anche scelti come regali per amiche e parenti più stretti. Tanto mi sono piaciuti e adoro l’idea di donare un bijoux che al suo interno custodisce, come un fossile moderno, l’essenza di un minuscolo fiore selvatico raccolto a mano, essiccato all’aria, immerso nella resina epossidica per trasformarsi in un anello, un paio di orecchini, un bracciale, una collana, persino un portachiavi.

Deliziosi, i bijoux fioriti di Federica Riccio di Fior di Carota sono realizzati con la resina. Tutti accompagnati da un bigliettino che ci ricorda il suo significato per… “dirlo con un fiore”! Federica seleziona i fiori spontanei che raccoglie personalmente nei prati del Canavese, in Piemonte, li essicca in maniera lenta e naturale e li utilizza per confezionare bijoux artigianali in resina.

Se ti interessa approfondire la sua storia e quella di altre creative che lavorano con questo materiale molto contemporaneo, impiegato ad esempio per la creazione di gioielli, ti consiglio di andarti a leggere quest’altro articolo che trovi sempre qui, su Be-A!

8. Ricamare la natura
Un ago, dei fili colorati, un po’ di fantasia (e laddove non arriva l’idea, c’è sempre lo sconfinato mondo di internet a bombardarci di spunti) e anche i nostri vecchi jeans, banalissime t-shirt bianche, tote-bag anonime si rinnovano con ricami ispirati a flora e fauna.


Fiori, foglie, farfalle, insetti e animaletti vari… perché la natura è più stilosa che mai! Come ci mostra Elisa di Eliric.Amo, del Veronese, che in una delle ultime fiere Abilmente esponeva queste delicate creazioni con ago e filo.

9. Saponi artigianali green
Oli essenziali e decorazioni come semi, fiori e frutta essiccati danno profumo e consistenza unici ai saponi da bagno artigianali ai tre olii, alla cera alpina, di Marsiglia ecc… di ArtEssenza, confezionati dai ragazzi e ragazze della cooperativa A e B “Andirivieni“, che opera sul territorio del Canavese, in Piemonte.
Una meraviglia per gli occhi, il naso e, soprattutto… la pelle!

Da collezionare e… annusare, anche la linea di saponette da bagno realizzate da Sonia di Harmonatural. Ecco qualche abbinamento molto interessante tra oli essenziali ed altri ingredienti di origine vegetale che propone:
- calendula e arancia (sapone viso-corpo)
- caffè e tea tree (scrub)
- arancia e palmarosa (sapone viso-corpo)
- avocado e ylang (sapone viso-corpo)
- ortica e lavanda (shampoo purificante)
- olio di riso e tea tree (shampoo purificante)

10. Candele fai da te naturali
Chiudo questa carrellata di spunti per creazioni ispirate alla natura con un altro must per appassionati del fai da te sostenibile e, perché no, collegato all’home decor (come piace tanto a me!): le candele in cera di soia con stoppino in legno.

Già che te l’ho presentata nel paragrafo precedente con i suoi profumatissimi saponi solidi, ti propongo a titolo di esempio anche le candele di Sonia di Harmonatural. Come per le saponette, sono accattivanti gli abbinamenti che suggerisce e da cui prendere spunto a piene mani per sperimentare anche a casa la realizzazione delle nostre personali candele fai da te, tutte ispirate ai profumi della natura:
- brezza marina (fantastica abbinata nel contenitore a forma di conchiglia, realizzato anche questo a mano da Sonia, con decorazione in superficie di cristalli di sale rosa dell’Himalaya!)
- rum e cioccolato
- fico e sandalo
Candela ricaricabile “Perla” realizzata da Harmonatural in cera di soia, stoppino in legno, profumazione “brezza marina”, decorata in superficie con sale rosa dell’Himalaya
E se sei a caccia di una guida pratica per le tue candele fai da te… stay tuned! Proprio con i consigli della super esperta Sonia di Harmonatural troverai a breve qui su Be-A tutte le info che stai cercando. A presto!

Ti sono piaciuti questi spunti in stile green? Pensi che li userai per le tue prossime creazioni? Condividili con la nostra community taggandoci su Instagram @bea_ideecreative
Un caro saluto e, alla prossima, ciao ciao!
Gloria | Giornalista, blogger, podcaster e youtuber di Casa con Svista
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